Onorevoli Colleghi! - Le difficoltà frequentemente segnalate dalle persone portatrici di patologie respiratorie e la gravità degli effetti derivanti da abitazioni insalubri e strutturate senza le appropriate cautele inducono a considerare come indifferibile l'approvazione di una normativa con la quale, conservando la salvaguardia dei diritti reali dei terzi, possa promuoversi un miglioramento delle condizioni di vita degli infermi con tali patologie.
      Va considerato che la presente proposta di legge si limita a operare in favore dei soggetti la cui conclamata condizione patologica risulti con caratteristiche dimostrate di permanenza e di cronicità, circoscrivendo i propri effetti ai malati cronici dichiarati invalidi civili per cause di lavoro, militari e di guerra, per i quali circoscritte e, talora, esigue modifiche dell'abitazione si prefiggono sensibili miglioramenti ambientali e della qualità della vita.

 

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      Ulteriore presupposto della disciplina della presente proposta di legge è la residenza stabile, cosicché ne risultino prevenute applicazioni non rigorosamente correlate alle condizioni di salute nella continuità dello svolgimento delle attività vitali, talora subordinato all'assistenza e alla presenza di badanti o di personale infermieristico.
      Dall'approvazione di questa proposta di legge nessun onere deriverà per la finanza pubblica e non risulteranno pregiudicati interessi pubblici o diritti di terzi; ne conseguirà invece una semplificazione burocratica.
      Cosicché, considerata anche la modesta entità degli interventi, si è ritenuto che la comunicazione al comune, eventualmente alla regione o agli enti sub-delegati e agli eventuali condomini, costituisce sufficiente garanzia dell'effettività dei presupposti e dell'efficacia delle misure e degli accorgimenti indispensabili ad assicurare l'obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei soggetti invalidi affetti da patologie respiratorie.
 

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